Oriolo


Recupero di un casaletto ad Oriolo


L'angolo del pergolato
E' stato a lungo un modesto casaletto a servizio del terreno circostante: rimessa per attrezzi, deposito di materiali, ricostruito negli anni settanta ed implementatato con un portico per i prodotti.
Con l'addio definitivo all'agricoltura, negli anni citati, venne completamente ristrutturato anche nelle strutture murarie portanti.
La zona è caratterizata da notevoli presenze di tufo litoide e peperino. Questa caratteristica del paesaggio è riuscita a sopravvivere anche alla ristrutturazione ma non senza cedere alle "importanti ed imprescindibili" necessità del moderno: i giunti di malta divengono cementizi ed assumono spessori tali da costituire un evidente, regolare, reticolo grigio appena punteggiato da inserti, piuttosto casuali, di mattoni rossi; a puro scopo decorativo, per dare varietà a questa tessitura ossesiva che il blocchetto regolare della cava impone. Giunti che sembrano figli della pala e non della cazzuola. Più simile ad Uno dei tanti muri di contenimento, o recinzione che circondavano manufatti, segnavano e segnano confini, articolavano piani del terreno piuttosto che ad un muro di una casa.
Grazie al cielo, nello sconvolgimento degli anni settanta, non è andata smarrita la tradizione che vuole i tetti in legno semplicemente composti con travi di colmo e correnti, moderatamente aggettanti e le coperture in tegole laterizie. Molto ha anche fatto la struttura portante tradizionale che ha conferito l'immagine di volumi semplici e impedito rientranze aggetti ed altre amenità tipiche dell'epoca.
I volumi semplicemente delineati ed accostati alla meglio anche se sabotati dalle onnipresenti travi di c.a. che il momento culturale voleva a vista.
La prima reazione è stata quella di intonacare il tutto per ricondurre il manufatto ad una delle possibili alternative della tradizione; lungamente praticata nel secolo trascorso sia negli edifici civili che in quelli utilitari destinati alla conduzione del fondo con materiale rustico senza troppa finitura di grana grossa ed anche piuttosto aperto.

Il lato dell'ingresso
In cui inserire l'ingresso principale sottolineato da un portoncino alla mercantile riquadrato da mostre e semplice trabeazione a mattoni, proponendo la rimozione della tettoia aggiunta per dare più ariosità e chiarezza all'oggetto.

vista del portico chiuso a vetri
Tramontata quest'idea, nella preoccupazione di lasciare testimonianza di un'epoca recente a cui si è affettivamente legati, preferendo la continuità con la propria, limitata ma pressante, storia personale pittusto che quella dell'universo, si è tornati al tufo così che il muro è rimasto tratto caratteristico del piccolo edificio.
Le modifiche funzionali consitono in un bagno allocato in un nuovo ambiente che ricorda i fienili chiuso con mattoni accapannati

Il nuovo bagno

Il nuovo bagno
ed una cucina realizzata occupando una parte del portico ormai inutilizzato seguendone comunque le scansioni dei grandi pilastroni della struttura portante . Le ingombranti ed imponenti travi di c.a. che sorreggono la copertura sono state mitigate da un rivestimento di legno

La nuova cucina cucina

La nuova cucina cucina
La sistemazione del piano terreno si conclude con un rusticissimo pergolato realizzato con filagne di castagno ne' scortecciate e neppure cimate, a ricordare comunque l'origine campagnola.
Il portico

L'ingresso

Oriolo prima